Fa freddo questa notte e mi rifugio in un angolo del mondo che non esiste, pensandoti assonnato e avvolto da riccioli di pensieri che profumano ad ogni tocco.
Fa tremare e respirare la stanza vuota, i passi di viandanti della strada che solcano ognuno il loro mare.
Il mio è tempesta di venti oggi, di acque mai chiare e fondali ogni giorno più puri..di tante lampare che si allontanano nel peregrinare di notti devote.
A riva resta la scia d’acqua che s_tenta a quietarsi, di sabbia confusa a molluschi beffardi che galleggiano, ondeggiano, si lasciano cullare dal moto ondoso che li assale, a lungo li trascina s_finendoli…sbattendoli su artigli di rocce che (quasi) lacerano. E il canto di antiche sirene si fa più caro, meno ansioso, fioche sillabe partorite un anno fa adesso lo accompagnano, cresciute e spesso urlate…non si stancano di essere in_ascoltate, seppur..(forse) ugualmente avvertite.
Respiro nei tuoi sospiri in questa notte solinga, raminga di te.

21 Maggio 2010